Quando, più o meno nella primavera avanzata e comunque prima della prossima estate, la Direzione Centrale per i Servizi Antidroga (DCSA) del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, renderà pubblica la relazione annuale in fase di elaborazione sull’azione antidroga svolta dalle forze di polizia e dalle dogane nel 2017 in tutto il territorio nazionale, i dati (non consolidati alla data del 31 gennaio c.a.) su quanto fatto in Veneto e che abbiamo estrapolato dai rapporti mensili della stessa DCSA, saranno stati, quasi certamente, già dimenticati. Altri dati e altre vicende collegate a questo drammatico fenomeno della tossicodipendenza e dei delitti collegati al traffico/spaccio di droghe, già in questo breve scorcio del 2018, stanno rapidamente mettendo da parte quelli dell’anno passato e, anche se riescono a suscitare, forse, qualche sporadico interesse sociale e politico, la loro frequenza è tale che il pericolo di una assuefazione o, peggio, di una rassegnazione è davvero incombente.

Dunque, dando uno sguardo a quanto fatto nella repressione al narcotraffico nelle varie province venete,il primo dato che emerge è il primo posto occupato da Verona con i 2.203,356kg di stupefacenti, in gran parte di marijuana (solo a febbraio 1.766kg) ma anche circa 40kg di eroina, sequestrati complessivamente nel 2017 e l’ultimo posto regionale di Belluno con i 950 grammi (posto “saldamente” tenuto anche negli anni passati).  La seconda posizione è di Treviso con il sequestro di circa 328kg di stupefacenti, anche in questo caso in massima parte di marijuana (295kg segnalati a febbraio) e Padova con 285,582kg di cui circa 83kg di eroina che rappresenta il più alto valore regionale e, forse, nazionale ( circa 770 kg di eroina complessivamente intercettati in Italia nel 2017). Peraltro i sequestri di eroina nel padovano sono avvenuti sistematicamente nel corso di tutti i mesi del decorso anno, con la punta di 59kg sequestrati a novembre e sono evidenze chiare di come questa droga sia particolarmente diffusa nel territorio comunale e provinciale. Ci sono, poi, le province di Venezia e Rovigo, rispettivamente con 123kg e 114kg di stupefacenti eliminati dal mercato, con il significativo sequestro di 5,1kg di eroina operato dalle forze di polizia rodigine.

Vicenza occupa la penultima posizione con circa 35kg di stupefacenti di cui 6,5kg di cocaina. Le 3.078 piante di cannabis frutto di coltivazioni domestiche ( nelle case, nei giardini, sui terrazzi) sequestrate in tutta la regione confermano questa tendenza all’autoproduzione di marijuana, non solo per esigenze personali. Da annotare che i maggiori quantitativi di piantine (1.546) si sono registrati a Padova e a Verona (1.029). In realtà, come emerso già in precedenti articoli sul tema, le colture in casa di cannabis si sono andate sempre più sviluppando interessando, in relazione ai sequestri operati dalle forze di polizia ogni mese, mediamente, una settantina di province, con il bilancio finale di circa 300mila piante. Relativamente alle denunce inoltrate in Veneto alle corrispondenti Procure della Repubblica, va segnalata ancora la componente straniera che risulta notevolmente maggioritaria a Padova con il 73% (239) sul totale delle persone segnalate (324), seguita da Verona e Vicenza, entrambe con il 61% (140 stranieri sul totale di 229 a Verona e 75 stranieri su 121 a Vicenza).

Anche a Venezia gli spacciatori stranieri sono quelli che tengono la “piazza” con il 56% (148) sul totale di 263 persone denunciate, mente a Treviso si è, di poco, sotto la soglia del 50% con 32 stranieri denunciati su 65. Tutte le operazioni effettuate dai vari organismi di polizia sono state eseguite con le classiche attività di investigazione ossia con attività di osservazione, pedinamenti, intercettazioni. Restano ancora poco attenzionati i mercati delle droghe on line, quelli, in particolare, che interessano quella che viene indicata comunemente come la “rete oscura”.

 

di Piero Innocenti
(Dirigente generale della Polizia di Stato a riposo, Questore in alcune importanti città italiane ha avuto una pluriennale esperienza nella Direzione Centrale per i Servizi Antidroga svolgendo anche servizio in Colombia come esperto).