Ad oggi la maggior parte delle istituzioni di ricerca e delle università hanno un archivio aperto ma queste piattaforme utilizzano ancora tecnologie e protocolli progettati quasi venti anni fa, prima del boom del Web e dell’avvento di Google, prima dei social network, del web semantico e dei dispositivi mobili. Questo è, in gran parte, il motivo per cui gli archivi aperti non hanno pienamente realizzato il loro potenziale e funzionano principalmente come contenitori delle versioni finali dei risultati delle ricerche di coloro che lavorano nelle istituzioni a cui afferiscono. Per identificare quelle che potrebbero essere le principali funzionalità degli archivi di prossima generazione, nonché le architetture e le tecnologie necessarie per implementarle, nell’aprile del 2016 il COAR (Confederation of Open Access Repositories) ha istituito il gruppo di lavoro Next Generation Repositories Working Group.

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