amfetamina effetti_cs1Un progetto ideato e coordinato da Stefano Canali (Laboratorio Interdisciplinare per le Scienze Naturali e Umanistiche della Scuola Internazionale di Studi Superiori Avanzati – SISSA – Trieste) nel 2006 e da allora più volte aggiornato sulla base delle nuove ricerche ed evidenze scientifiche sul tema delle sostanze psicoattive e delle dipendenze. Questo lavoro, grazie al sito ideato da Paolo Berretta, intende promuovere la prevenzione del consumo di sostanze psicoattive, da quelle illegali, le droghe, a quelle legali, ma gravemente patogene, quali l’alcol e il tabacco.
L’approccio è informativo e tende a superare la linea del moralismo e della condanna senza spiegazioni che, ormai è dimostrato, non è in grado di prevenire e ridurre il consumo delle sostanze d’abuso. Il progetto è stato realizzato e attuato in circa 30 città italiane, tra cui Roma, Padova, Pescara, Chieti, Lucca, Trapani, Napoli, Trieste, Forlì e la mostra
Psicoattivo 2.0 è stata presentata in alcuni importanti festival della scienza come quello di Pordenone e di Genova, dove ha raccolto il pieno di presenze. In queste edizioni sono stati aggiornati alcune centinaia di docenti della scuola primaria e secondaria, educatori e e sono state formati altrettanti studenti tutor per l’educazione tra pari, i quali a loro volta hanno informato diverse migliaia di compagni. 
La mostra, il libretto e il laboratorio Psicoattivo sono pensati per fare informazione seria sui temi dell’abuso di sostanze, scientificamente accreditata e obiettiva, senza moralismi. Gli strumenti e le attività che proponiamo vogliono essere un mezzo per accrescere il livello di consapevolezza delle questioni relative alle sostanze psicoattive, da quelle legali, come il tabacco e l’alcol, alle sostanze illecite.
Considerata l’irriducibile diversità delle persone e quindi l’impossibilità di trovare approcci e messaggi adatti per tutti, nella prevenzione forse ciò che conta maggiormente è che i ragazzi arrivino a una comprensione più autonoma, matura e complessa dei significati che attribuiscono alle sostanze psicoattive; soprattutto che diventino capaci di immaginarne le conseguenze potenziali sulla loro vita concreta e per il loro futuro.
Per raggiungere questo obiettivo, la mostra e il laboratorio sono pensati per stimolare il diretto coinvolgimento dei ragazzi, attraverso il loro attivo coinvolgimento nella progettazione e nella creazione di materiali e prodotti multimediali utili alla prevenzione del consumo. Facciamo presente, a tal proposito, che la mostra e il libretto-catalogo sono stati sviluppati nel corso di un’esperienza annuale con 5 classi di scuola superiore della Provincia di Roma, quindi grazie alla creativa partecipazione degli studenti. Questi hanno scelto i materiali proposti, supervisionato la produzione dei testi e indirizzato l’impostazione grafica.

Stefano Canali e Paolo Berretta curatori del sito

 

Video di Oleg Gamulinskiy da Pixabay