Continua ad essere sottovalutata la gravità della situazione a livello nazionale collegata al traffico e allo spaccio di stupefacenti con una criminalità organizzata e comune sempre più sfrontate e inarrestabili nelle loro attività criminali. La responsabilità di questa situazione è, in primis, di una classe politica che ha continuato a ignorare un vero “processo di narcotizzazione” in atto nel paese lasciando alle sole forze di polizia il compito di “controllare” un fenomeno criminale per il quale la sola repressione non può bastare mentre è sempre incombente il pericolo di una “assuefazione” della gente che, per fortuna,  non c’è da parte di poliziotti, carabinieri e finanzieri che continuano con impegno nella quotidiana “fatica di Sisifo”. Il commercio illecito degli stupefacenti, dunque, prosegue con brevi pause causate dalle varie retate come è successo, nel decorso fine settimana, nel quartiere romano del Pigneto, dove i poliziotti hanno arrestato tre pusher, tutti stranieri ( una costante), mentre altri spacciatori sono stati trovati con dosi confezionate con frammenti di legno ed erba di campo essiccata per raggirare i clienti ( ma anche i poliziotti impegnati nei controlli).

Nelle stesse ore,sempre a Roma, nei dintorni della stazione Termini, altri otto spacciatori ( tutti nigeriani), venivano bloccati dai carabinieri. Tutti, lo ricordiamo, torneranno prestissimo a spacciare ( mentre scriviamo, alcuni sono già stati rimessi in libertà)grazie ad una legislazione inadeguata come abbiamo più volte evidenziato. Certo che a Roma il mercato illecito presenta dimensioni notevoli dovendo soddisfare una domanda di droghe altrettanto forte e, in attesa che, più o meno a metà del corrente anno, la relazione annuale della Direzione Centrale per i Servizi Antidroga (Dipartimento della Pubblica Sicurezza- Ministero dell’Interno) fornisca un quadro generale nazionale sulle attività antidroga svolte e sui risultati conseguiti dalle forze di polizia e dalle dogane nel 2017, proviamo a fare alcune considerazioni e a fornire alcuni dati (estrapolati dai rapporti mensili della DCSA e non consolidati) su come sono andate le cose nella capitale e nelle altre province della regione. Il primo dato che emerge è lo scontato primato in regione della capitale con il sequestro di complessivi 6.013kg di stupefacenti (9.966kg nel 2016) di cui 310kg di cocaina (411kg nel 2016), circa 40kg di eroina (54kg nel 2016) e la parte restante,nell’ordine, di marijuana e hashish.

Per avere un quadro di riferimento si pensi che nel 2017, su tutto il territorio nazionale, i sequestri complessivi sono stati di circa 100ton di stupefacenti di cui circa 4ton di cocaina e 770kg di eroina. Le persone denunciate a Roma per traffico illecito e associazione finalizzata al traffico sono state complessivamente 3.755 di cui 1.494 stranieri ( il 38%). Nel 2016 le denunce erano state 4.580 di cui il 30% (1.789) stranieri. La seconda posizione della classifica regionale vede la provincia di Frosinone con circa 502kg di stupefacenti tolti dal mercato (121 kg nel 2016) di cui circa 20kg di cocaina (12kg nel 2016)  e un solo grammo di eroina(65g nel 2016). Ventitre gli stranieri denunciati (il 12%) sul totale di 180 persone ( erano state 199 nel 2016). L’arresto, in questi ultimi giorni, a Cassino, di un trentottenne che nella sua abitazione deteneva mezzo chilogrammo di cocaina ed eroina in una busta della spesa, conferma l’effervescenza della piazza cassinate e l’attenzione costante delle forze dell’ordine.

Latina e Viterbo seguono occupando, rispettivamente, il terzo e quarto posto, con oltre 200kg e 155kg di stupefacenti sequestrati ma con la “sorpresa” viterbese di circa 8kg di cocaina intercettata (1,10kg nel 2016) e con un incremento apprezzabile degli spacciatori stranieri (53 ossia il 23%) sul totale delle 226 persone denunciate rispetto all’anno prima quando la percentuale era stata del 15% (33 straieri sul totale di 211 denunciati). Rieti è ultima in regione con il sequestro di circa 9kg ( furono 74kg nel 2016, in gran parte di marijuana) di cui 85grammi di eroina ( nessun sequestro nel 2016), poco più di mezzo chilogrammo di cocaina ( solo 38 grammi nel 2016) e la denuncia di 110 persone di cui 16 stranieri (il 14%). Non sono mancate, naturalmente, le scoperte di colture domestiche di marijuana con il maggior numero a Roma (3.334 piante) quindi Latina (1.043), Viterbo (519), Frosinone (152) e Rieti (9). Da sottolineare che nel 2016 solo nella provincia di Latina, territorio dove gravitano anche esponenti della malavita campana, furono localizzate ben 104.707 piante coltivate in serre o nei campi.

 

di Piero Innocenti
(Dirigente generale della Polizia di Stato a riposo, Questore in alcune importanti città italiane ha avuto una pluriennale esperienza nella Direzione Centrale per i Servizi Antidroga svolgendo anche servizio in Colombia come esperto).